OFF- OTRANTO FILM FESTIVAL
XII edizione
19 – 24 settembre 2021
PERFORMANCE & PERFORMERS
CONNECTING WORLDS
PERFORMANCE & PERFORMERS
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Una giuria “paritaria”, composta da grandi professioniste, rappresentanti del vasto mondo del sistema cinematografico, ma senza un presidente. Un’altra delle idee di OFF nel segno del dialogo e della cooperazione: diversi apporti, diverse interpretazioni, stessa dignità di visione.
Ogni sera, prima delle proiezioni, le giurate a turno si racconteranno al pubblico.
Serra Yilmaz è nata ad Istanbul, ha studiato psicologia e teatro in Francia. Nel ‘77 comincia a lavorare con la Compagnia Dostlar, e da quel momento non ha più smesso di fare teatro.
Nel 1983 esordisce al cinema come attrice nel lungometraggio del regista Atif Yilmaz “Sekerpare”.
Dal 1987, grazie al film del regista Kavur “Albergo Madrepatria” (che vince il premio Fipresci al Festival di Venezia ed è premiato anche all’Istanbul Film Festival) arriva al successo internazionale e diventa una delle più prestigiose e conosciute attrici turche. Dal 1988 al 2004 fa parte del Teatro Municipale di Istanbul non solo come attrice ma anche come dramaturga e responsabile delle relazioni internazionali.
Nel 1998 partecipa ad “Harem Suaré”, il secondo film di Ferzan Ozpetek, regista del quale diventa attrice/icona, interpretando anche i successivi “Le fate ignoranti“, “La finestra di fronte” e “Saturno Contro”, “Rosso Istanbul”, “La Dea Fortuna” tutti grandi successi di critica e di pubblico.
Lavora in produzioni televisive e teatrali turche e alcune produzioni teatrali francesi. Nello stesso tempo, lavora come interprete di conferenza che la portano ad essere l’interprete di diversi Presidenti della Repubblica Italiana e due ultimi Papi nelle loro visite ufficiali in Turchia. Partecipa anche nei concerti di giovani gruppi musicali turchi come Baba Zula o il gruppo di musica improvvisata Islak Köpek (cane bagnato)
Dal 2004 ha recitato per dodici anni consecutivi nello spettacolo/cult “L’ultimo harem” di Angelo Savelli e dal 2015 interpreta il ruolo di zia Banu ne “La bastarda di Istanbul”, riduzione teatrale di Angelo Savelli tratta dal best seller di Elif Shafak. Per questa interpretazione ha vinto nel 2016 il Premio Persefone e il Franco Cuomo International Award.
Nell’estate del 2017 debutta al Todi Festival nello spettacolo “Grisélidis: memorie di una prostituta” di Coraly Zahonero, dagli scritti e le interviste di Grisélidis Réal, per la regia di Juan Diego Puerta Lopez.
Dal 2018 ha interpretato Sancho Panza con Alessio Boni come Don Chisciotte finchè non sia interrotto dalla pandemia.
La sua carriera è iniziata nella nativa Barcellona, dove ha studiato recitazione presso il prestigioso Institut del Teatre. Da allora ha lavorato con alcuni degli artisti cinematografici più iconici in Spagna, ma anche in Francia e in Italia. Tra questi, Vicente Aranda in “Fanny Pelopaja”, Manuel Iborra in “Caín”, Fernán Gómez in “El mar y el tiempo” e “Fuera de juego”. E ancora, Antonio del Real in “El río que nos lleva”, Montxo Armendáriz in “Las cartas de Alou” , Marc Recha in “Las manos vacías” e “Petit Indi”, Imanol Uribe in “El rey pasmado”, Pilar Miró in “El pájaro de la felicidad”, Carlos Saura in “¡Dispara!”, Juan Cavestany in “Gente en sitios”, Sonia Sebastián in “De chica en chica”.
La fotografia è una sua passione dall’età di 19 anni, i suoi lavori sono stati esposti in Spagna e in altri Paesi.
Anilda Ibrahimi è nata a Valona e vive a Roma. Il suo primo romanzo “Rosso come una sposa” è uscito nel 2008 per Einaudi e ha vinto i premi Edoardo Kihlgren – Città di Milano, Corrado Alvaro, Città di Penne e Giuseppe Antonio Arena. Anche i successivi romanzi escono per Einaudi. “L’amore e gli stracci del tempo” è stato pubblicato nel 2009, sono stati opzionati i diritti cinematografici e ha vinto il premio Nuto Revelli. Nel 2012 ha pubblicato “Non c’è dolcezza” e, nel 2017, “Il tuo nome è una promessa” con il quale ha vinto il premio Rapallo. I suoi romanzi sono tradotti in tanti paesi, tra cui Francia, Germania, Finlandia, Israele, Polonia, Serbia, Grecia. A breve, sempre per Einaudi, uscirà il suo nuovo romanzo.
nasce a Palermo, dove studia danza classica a livello semi-professionistico e canto. Si diploma come attrice presso l’Accademia D’Arte del Dramma Antico (INDA) nel 2015. Approfondisce gli studi in diversi laboratori di formazione, tra cui un seminario intensivo diretto dal maestro Peter Stein.
Trasferitasi a Roma, dal 2015 inizia a lavorare per il cinema e per la televisione. Tra i ruoli più rilevanti, è protagonista femminile nel film “L’Ora Legale” di Salvatore Ficarra e Valentino Picone e nel film “Sorelle Macaluso” di Emma Dante.
Conta numerosissime esperienze in teatri di importanza riconosciuta in tutta Italia, l’ultima delle quali al Teatro Greco di Segesta, dove nel 2020 è protagonista in “Romeo e Giulietta” insieme a Simone Coppo. Vince diversi premi della critica e della stampa come miglior attrice e/o miglior attrice emergente, tra cui: Talent Award della 77esima edizione del Festival del Cinema di Venezia, Chiave D’Oro – Giornate Internazionali del Cinema, Golden Elephant Film Festival, Asso Stampa Teatro, Premio della critica Enrico Di Luciano.
Regista e autrice, dirige il suo primo cortometraggio “Senza aggiunta di conservanti” nel 2011, vincitore di una menzione all’Imaf di Milano e proiettato presso la Casa di cultura italiana Zirelli Marimò a New York.
Successivamente scrive e dirige “La gente resta”, documentario prodotto da Fabrica, vincitore del Premio Speciale della Giuria al Torino Film Festival del 2015.
Nel 2015 si diploma presso il Centro Sperimentale di Cinematografia con il film “Tutte le cose sono piene di lei”, con cui vince il Premio per miglior film al festival di Bucarest Cinemaiubit, una menzione della critica francese al festival di Poitiers, e una menzione al Molise film Festival.
Lo stesso anno lavora al documentario “Gli 80 anni del centro sperimentale di cinematografia” – sotto la supervisione di Gianni Amelio – presentato fuori concorso al Festival di Venezia.
Nel 2017 cura la regia del backstage di Dogman, film di Matteo Garrone.
Nel 2018 presenta al 36° Festival del cinema di Torino il documentario su Marcello Fonte “Sembravano Applausi”, selezionato nella Cinquina Finalista dei Nastri D’Argento nella sezione documentari. Nel 2019 presenta alla Festa del Cinema Di Roma il docufilm della serie ”Illuminate” su Laura Biagiotti, con Serena Rossi prodotto da Anele con Raicinema.